Comportamenti in caso di infestazione

Comportamenti in caso di infestazione

In qualsiasi ambiente frequentato da esseri umani sono normalmente presenti molte specie di insetti e artropodi, alcuni dei quali possono, in situazioni particolari, provocare sintomi (punture, pustole, papule, irritazioni, etc) che possono essere equivocati con quelli conseguenti alle “punture” delle cimici dei letti.Le sole punture non sono quindi mai sufficienti a diagnosticare con sicurezza la presenza di una infestazione da Cimex lectularius, che dev’essere pertanto confermata dal rinvenimento di esemplari (vivi o morti) e/o dalle tracce della loro presenza (uova, macchie fecali, residui di muta).

La corretta identificazione della natura del problema è di fondamentale importanza al fine di poter stabilire una strategia di controllo/eliminazione adeguata.

D’altro canto, sarebbe del tutto insensato e inutile impostare un programma di intervento per le cimici dei letti (economicamente oneroso, impegnativo e spesso invasivo) se si ha invece a che fare con qualcosa di completamente diverso.

Se non siete sicuri dell’identificazione, cercate di recuperare qualche campione (insetti, residui di muta, etc) da far esaminare da un entomologo (istituti universitari, musei, ditte di disinfestazione che offrono questo servizio) per un riconoscimento certo e inequivocabile.

E se davvero sono cimici dei letti?

E’ un problema che, purtroppo, può capitare a chiunque.

Contrariamente a quanto si sente normalmente raccontare, la presenza di cimici dei letti non è legata a situazioni di sporcizia o di carenze igieniche.

La cimice dei letti è, infatti, un parassita estremamente “democratico” che, nella scelta degli ospiti da “vampirizzare”, non sta a discriminare in termini di sesso, età, religione, razza, etnìa, ceto sociale o altro. Similmente si trova a suo perfetto agio tanto in un tugurio che cade a pezzi quanto in un albergo a 5 stelle con tutti i comfort.

Le cimici dei letti hanno bisogno esclusivamente di un posto per nascondersi e di un ospite a cui succhiare il sangue ogni tanto per vivere felici e proliferare in maniera impressionante. Tutto il resto è per loro assolutamente irrilevante.

Se vi trovate alle prese con una infestazione da cimici non è perchè siete sporchi o trasandati, ma significasemplicemente che le cimici hanno trovato il modo di arrivare dove vivete.

La cimice dei letti è un parassita infestante “da esposizione“: frequentare ambienti infestati espone al rischio reale di contrarre a propria volta l’infestazione. Funziona così da migliaia di anni ma, a quanto pare, ce ne eravamo completamente scordati.

Non perdete dunque tempo a colpevolizzarvi per motivi inconsistenti e non lasciatevi cadere in depressione. Una infestazione da cimici è un problema complesso che, per essere risolto, richiede la massima attenzione e razionalità da parte vostra, ragion per cui semplicemente non potete distrarvi.

Immaginate di aver contratto, in modo assolutamente casuale e involontario, una malattia sgradevole ed estremamente contagiosa, pur se curabile e non mortale. Il vostro obiettivo finale è quello di guarire completamente senza peraltro diffondere il contagio nel frattempo.

1 – Non fatevi prendere dal panico

Qualsiasi cosa stiate istintivamente pensando di fare, subito dopo aver scoperto di avere un problema di cimici dei letti, non fatela assolutamente, perché risulterà essere …

– quasi sicuramente sbagliata

– molto probabilmente controproducente

Le cimici dei letti sono, infatti, infestanti del tutto atipici e nulla hanno a che vedere con gli altri insetti che normalmente frequentano le nostre abitazioni.

Qualsiasi errore nella gestione di un fenomeno da infestazione da cimici dei letti rischia di peggiorare sensibilmente la situazione e rendere notevolmente più difficile la risoluzione del problema.

In attesa di capire bene cosa fare, la cosa più saggia è non fare nulla.

2 – Non abbiate fretta

Se, in linea generale, è vero che la fretta è una pessima consigliera, questo concetto è ancora più valido nel caso si abbia a che fare con un problema legato alla presenza di Cimex lectularius.

Quando si scopre di avere in casa un parassita, la prima comprensibilissima reazione è quella di far qualcosa (qualsiasi cosa) subito per cercare di eliminarlo.

La maggior parte delle azioni comunemente intraprese, purtroppo, non solo non ha alcun effetto positivo sulla risoluzione del problema, ma tende anzi a renderlo più complesso e difficile da affrontare ed eliminare in seguito.

Le infestazioni da cimici dei letti vanno quindi affrontate con estrema calma e razionalità (lo so che è molto difficile, ma è così…), pianificando attentamente ogni contromisura da porre in atto.

Cercate quindi di capire bene con quale insidiosa e pervicace creatura avete a che fare, perché conoscere le cimici dei letti costituisce il primo, necessario passo per riuscire a sconfiggerle.

I tempi per eliminare una infestazione da Cimex lectularius si misurano in termini di settimane e, in casi particolari, addirittura mesi. Qualsiasi cosa siate tentati di fare nelle prime ore dopo la scoperta del problema è quindi assolutamente irrilevante, ma in compenso può essere estremamente controproducente.

Quindi, per il vostro stesso bene, non abbiate nessuna fretta.

3 – Non spostate nulla dalla stanza infestata

Spostare arredi, oggetti o capi di vestiario da una stanza infestata può facilmente diffondere l’infestazione ad altri ambienti.

Capi di vestiario e oggetti in stoffa devono essere chiusi in sacchetti di plastica sigillati prima di essere asportati dalla stanza e lavati ad almeno 60°C o “a secco” prima di poter essere trasferiti e nuovamente utilizzati in altri ambienti.

In alternativa, se possedete una asciugatrice ad aria calda (assai poco diffusa nel nostro paese), un trattamento di una ventina di minuti alla massima potenza è sufficiente ad uccidere gli insetti e le loro uova.

E’ importante tener presente che qualsiasi oggetto introdotto in una stanza infestata diventa a sua volta potenzialmente infestato.

Un controllo attento di tutto ciò che entra o esce da un ambiente infestato è di primaria importanza per evitare di diffondere l’infestazione ad altri locali o ambienti non ancora infestati.

4 – Non utilizzate insetticidi

Nessun tipo di prodotto di libera vendita è indicato o adeguato per eliminare le cimici dei letti. Al contrario, molti insetticidi domestici per “insetti striscianti” contengono principi attivi che hanno azione snidante e che possono quindi mettere “in movimento” le cimici (senza peraltro ucciderle) verso altri ambienti non trattati, trasformando così un problema localizzato in uno diffuso e quindi assai più difficile da risolvere.

In aggiunta, i normali insetticidi domestici possono spesso essere pericolosi se usati in modo improprio, ad esempio su materassi, coperte, poltrone, etc.

Nessun tipo di insetticida di libera vendita ha effetto sulle uova.

Quindi, per quanto possa risultare naturale e spontaneo, non fate nessun tipo di trattamento “fai da te”: peggiorereste solo in modo imprevedibile la situazione.

5 – Non andate a dormire in un’altra stanza da letto

Le cimici dei letti tendono a seguire i propri ospiti per poter continuare a nutrirsi: se vi trasferite a dormire in un’altra stanza è quindi molto probabile che in tempi brevi anch’essa diventi infestata, aumentando le dimensioni e la complessità del fenomeno.

E’ inoltre altamente probabile che, nella ricerca di un ospite, le cimici si dirigano verso stanze occupate da altre persone o verso locali normalmente poco sensibili alle infestazioni (cucina, sala, etc.).

Certo, l’idea di rimanere a dormire in una stanza che si sa essere infestata da un parassita è una prospettiva indubbiamente poco gradevole, ma l’alternativa è quella di finire con l’avere una infestazione diffusa in tutta la casa, con tutte le spiacevoli conseguenze del caso.

6 – Non andate a dormire sul divano

Vale lo stesso discorso già fatto per il cambio di stanza: presto o tardi le cimici troveranno la strada per raggiungervi, andando ad infestare le vicinanze del nuovo posto in cui avete deciso di dormire.

Divani e divani-letto infestati, a causa della loro complessità strutturale, sono oltretutto notevolmente più difficili da bonificare rispetto alla struttura del letto o al materasso.

7 – Non buttate via il letto e/o il materasso

Buttare via il letto e/o il materasso non elimina di certo l’infestazione in corso, in quanto le cimici dei letti si annidano anche in molti altri posti diversi.

Sostituire letto e/o il materasso è economicamente oneroso e i nuovi acquisti risulteranno anch’essi infestati in breve tempo.

L’eliminazione della struttura del letto e del materasso può contribuire a diffondere l’infestazione nel resto della casa (durante il trasporto).

L’abbandono in strada di materiale lettereccio infestato, senza le dovute precauzioni, può contribuire a diffondere l’infestazione in altri luoghi, qualora il materiale venga raccolto e riutilizzato.

Nella maggior parte dei casi tanto il letto quanto il materasso possono essere bonificati, ma dovrà essere il tecnico della disinfestazione, dopo aver effettuato l’ispezione, a dare indicazioni precise in merito, decidendo caso per caso.

Gli oggetti eventualmente da eliminare dovranno in ogni caso essere sigillati e conferiti direttamente in discarica o, in alternativa, resi inservibili (danneggiandoli in modo irreparabile), sigillati e contrassegnati con cartelli che indichino chiaramente la presenza di cimici dei letti.

8 – Contattate un professionista

Tentare di gestire da soli un problema di infestazione da cimici dei letti è pressoché impensabile perché, come già detto in precedenza, oltre ad un quasi inevitabile fallimento, si corre il serio rischio di peggiorare lo stato delle cose.

E’ quindi necessario rivolgersi ad una ditta professionale di disinfestazione, facendo però estrema attenzione nello scegliere fra le molte che, in modo vario, offrono i loro servizi.

Cimex lectularius è infatti un infestante estremamente difficile da eliminare, in quanto non concede terreno, non perdona errori di sorta e risulta talvolta in grado di dare filo da torcere persino a disinfestatori competenti e con esperienza del problema. Ragion per cui è assolutamente necessario che la ditta che si troverà ad affrontare il problema sia seria, competente ed esperta nei trattamenti contro le cimici. In caso contrario ci si ritrova ad avere risultati paragonabili a quelli del “fai da te”, e conseguenze talvolta addirittura peggiori.

Scegliere una ditta non è semplice, perché nel nostro paese non esiste una “cultura” del problema (a stento se ne parla), così come non esistono linee guida più o meno affidabili per i trattamenti, e molti disinfestatori tendono quindi a basarsi ancora sul vecchio principio del “prova qualcosa e, se non funziona, prova qualcosa di diverso finché non imbrocchi la soluzione“.

Tale modo di procedere risulta peraltro applicabilissimo ad altri infestanti (roditori in primis) ma non alle cimici dei letti, in quanto ogni singolo errore commesso va ad influire sulle caratteristiche del fenomeno, contribuendo a complicarlo ulteriormente.

Quelli che seguono sono quindi alcuni consigli su come “vagliare” le possibili ditte da interpellare in modo da evitare, per quanto possibile, brutte sorprese.

I – Da scartare a priori

– Qualsiasi ditta che si occupi anche di disinfestazione tra le sue molteplici altre attività: il controllo degli organismi infestanti è un lavoro da specialisti, e l’eliminazione delle cimici dei letti un compito da specialisti esperti.

Qualsiasi ditta che al telefono, per prima cosa, vi dica di buttar subito via letto e/o materasso. Ne abbiamo già parlato, ricordate?

– Qualsiasi ditta che proponga subito di effettuare il trattamento con erogatori di spray autosvuotanti o fumogeni insetticidi. Salvo casi molto specifici, queste due tecniche (e gli autospray in particolare) non solo non riescono assolutamente ad eliminare le cimici, ma tendono di norma a disperderle negli ambienti confinanti, peggiorando la situazione.

– Qualsiasi ditta che proponga “soluzioni miracolose“. Per sconfiggere le cimici dei letti servono competenza, esperienza, metodo, meticolosità e pazienza. Niente di più, ma assolutamente niente di meno. E, soprattutto, non esistono bacchette magiche, altrimenti le cimici non sarebbero un problema.

– Qualsiasi ditta che, una volta sentita la natura del problema, vi fissi senza indugio alcuno un appuntamento per il trattamento. Solo un irresponsabile oppure un incompetente potrebbe farsi venire in mente di dare inizio ad un programma di eliminazione delle cimici senza aver prima effettuato una accurata visita ispettiva. Una ispezione preliminare richiede di solito una quantità di tempo notevole (da una a tre ore), ma consente di comprendere bene la natura del fenomeno di infestazione in corso, la sua distribuzione, l’entità, etc. Sulla base di queste informazioni, e avendo esaminato il contesto in cui si andrà ad operare, diventa allora possibile decidere quale strategia adottare e quali mezzi impiegare.

– Qualsiasi ditta che, sulla base delle sole informazioni da voi fornite per telefono, sia disposta a farvi subito un preventivo di massima per la risoluzione del vostro problema. Chi conosce le cimici dei letti sa bene che è praticamente impossibile prevedere la quantità di lavoro necessaria per eliminare una infestazione senza aver prima esaminato la situazione di persona. Si ritorna insomma al punto precedente, e all’assoluta necessità di una ispezione preliminare.

– Qualsiasi ditta il cui protocollo di lavoro non preveda una ulteriore ispezione di controllo dei risultati, da effettuarsi 10-15 giorni dopo la chiusura dell’intervento (o del ciclo di interventi) previsti, nonchè un eventuale intervento “di rifinitura”, se necessario, senza ulteriori aggravi economici.

II – Diffidare tendenzialmente di chi…

… non mette a disposizione sul proprio sito internet materiale informativo adeguato riguardante il problema delle cimici dei letti o, peggio, fornisce informazioni chiaramente non corrette o fuorvianti. E’ difficile infatti poter credere che chi non racconta cose giuste sia poi in grado di agire in modo corretto ed efficace. Fornire informazioni e indicazioni inesatte, considerata la natura “contagiosa” delle cimici, contribuisce in modo non trascurabile ad una loro ulteriore diffusione nella nostra società.

… dichiara di essere in possesso di un mezzo, un prodotto o una tecnica infallibile per eliminare le cimici in qualsiasi situazione. Ogni soluzione tecnica effettivamente valida presenta purtroppo precise controindicazioni in determinati contesti particolari, nei quali non può e non deve essere impiegata.

… promette di poter risolvere il vostro problema rapidamente e a basso costo. Le infestazioni da cimici sono fenomeni talvolta assai complessi, e la loro eliminazione, oltre a competenze, tecnologie o prodotti specifici, richiede soprattutto attenzione e meticolosità, le quali a loro volta comportano un notevole e necessario dispendio di ore lavorative.

… non vi fornisce una “check list” di istruzioni dettagliate su cosa fare e cosa non fare prima, durante e dopo l’intervento o il ciclo di interventi. Un comportamento corretto e collaborativo del cliente è fondamentale ai fini dell’eliminazione del problema in tempi rapidi e senza difficoltà. Un buon disinfestatore deve esser consapevole di ciò e, di conseguenza, deve fornire tutte le informazioni necessarie per poter poi lavorare al massimo delle proprie capacità.

9 – Prima dell’intervento

Quale che sia il tipo di intervento programmato, esistono comunque alcuni accorgimenti utili da adottare per rendere i trattamenti più agevoli e più efficaci.

– Vuotare armadi e cassetti

Le cimici tendono ad annidarsi soprattutto nelle strutture, per cui la rimozione del contenuto di armadi e cassetti renderà più facile il trattamento del loro interno. Il materiale rimosso dev’essere chiuso in sacchetti o contenitori sigillati e dovrà essere a sua volta disinfestato (lavaggio a 60°C, trattamento termico o altro) prima di poter essere nuovamente utilizzato.

– Rimuovere le tende

Le tende vanno rimosse, chiuse in sacchetti di plastica sigillati e in seguito lavate a 60°C. Attendere l’eliminazione certa dell’infestazione prima di ripristinarle.

– Riordinare l’ambiente

Un ambiente in disordine rende difficile o addirittura impossibile effettuare adeguatamente l’intervento. Eliminate tutto che può costituire un luogo idoneo per l’annidamento e non risulta strettamente necessario. Ricordate che le cimici preferiscono materiali come carta, cartone, tessuti e legno, per cui non fatevi scrupolo di eliminare in prima battuta scatoloni in cartone ondulato (impossibili da bonificare), vecchie carte o oggetti in legno e tela non facilmente sanificabili. Tutto il materiale da eliminare va reso inservibile, sigillato in sacchi di plastica e conferito, se possibile, direttamente in discarica. In caso contrario va contrassegnato con un idoneo cartello che avverta della presenza di cimici.

– Liberare lo spazio sotto il letto

Spesso lo spazio sottostante il letto viene utilizzato come “magazzino” per oggetti vari (borse, valigie, scatole e quant’altro) che, data la prossimità alla zona “calda” dell’infestazione, risultano con grandissima probabilità a loro volta infestati. La zona va sgomberata e resa libera (il letto dovrà essere probabilmente spostato e smontato durante la fase d’intervento), e gli oggetti rimossi sanificati (se e quando possibile) o eliminati, secondo le procedure già descritte.

– Gli oggetti “difficili”

Esistono oggetti assai difficili da bonificare (libri, riviste, apparecchiature elettroniche, etc) e che tuttavia, in misura maggiore o minore, sono colonizzabili dalle cimici. Se non siete disposti a sbarazzarvene esistono alcuni sistemi per bonificarli ugualmente, che richiedono però un certo investimento economico (trattamenti in cella ad atmosfera controllata, trattamenti termici) o una enorme pazienza (tenerli in sacchi o contenitori sigillati per 12-18 mesi in modo che tutte le cimici muoiano di fame).

10 – Durante gli interventi

A seconda del tipo di strategia messo in atto e dei mezzi tecnici impiegati, una procedura di eliminazione delle cimici può richiedere da uno a tre o più interventi per conseguire i risultati desiderati. Esistono anche in questo caso alcuni accorgimenti da adottare tra un intervento e l’altro per rendere più efficace la gestione del problema

– Isolare il letto

Letto e materasso restano comunque il “centro di gravità permanente” delle cimici: impedire loro l’accesso alla struttura
e al materasso contribuirà a consentirvi sonni tranquilli e ad evitare il riformarsi anche temporaneo dell’infestazione a loro carico. Ecco come procedere:

isolare il materasso rivestendolo con una guaina antiallergica per acari. Ciò impedirà ad eventuali cimici rimaste in sito di raggiungervi, costringendole ad una lenta morte per fame. D’altro canto, se l’intero letto dovesse subire una nuova infestazione, sarà più agevole bonificare la sola guaina (lavandola) che non l’intero materasso.

isolare la struttura, tenendola staccata di almeno 15-20 cm da pareti e altri mobili.

isolare la struttura da terra, inserendo i piedi del letto in piccoli recipienti con le pareti lisce (metallo o vetro), eventualmente contenenti qualche cm di acqua e sapone, per impedire la ricolonizzazione da parte di cimici ancora presenti nell’ambiente. Evitare inoltre che le coperte o le lenzuola possano toccare per terra.

Una volta isolato il letto, le cimici eventualmente ancora presenti tenderanno comunque a rimanere nelle immediate vicinanze, attratte dalla vostra presenza ma impossibilitate a raggiungervi. Ciò eviterà che possano disperdersi per la casa in cerca di nuovi ospiti, mantenendo l’infestazione localizzata e pertanto più facile da eliminare con i trattamenti successivi.

Nel caso di un trattamento singolo , questi accorgimenti vi consentiranno comunque di verificarne l’efficacia, proteggendovi nel contempo da eventuali esemplari fortuitamente sopravvissuti.

Negli USA sono da poco disponibili in commercio dei dispositivi di protezione del letto (climbup interceptor) che consentono tanto di catturare le cimici che cercano di salire sul letto, quanto quelle che ne discendono per tornare a nascondersi altrove. A breve dovrebbero essere disponibili anche in UK, dove forse sarà meno problematico reperirli…

– Mantenere il controllo su ciò che entra ed esce dalla stanza

E’ importante non abbassare la guardia in questo senso fino alla completa eliminazione del fenomeno, perchè sussiste sempre il rischio di trasportare insetti in ambienti contigui non ancora infestati.

11 – Dopo gli interventi

In linea teorica, terminato il ciclo di interventi, l’infestazione dovrebbe risultare del tutto eradicata. E’ necessario comunque un periodo “di sicurezza” di un paio di mesi circa (niente punture, niente esemplari o nuove tracce) prima di poter cantare definitivamente vittoria. E’ importante perciò non abbassare la guardia e mantenere per un certo periodo un comportamento estremamente cauto e prudente.

– Ispezione di verifica dei risultati

Dovrebbe essere effettuata dalla ditta di disinfestazione un paio di settimane dopo la data dell’ultimo intervento, verificando l’assenza del parassita in tutti i suoi stadi vitali. In caso vengano riscontrate tracce residue di infestazione sarà necessario un ulteriore intervento “di rifinitura” per essere sicuri di aver eliminato il problema. Ovviamente tale intervento dovrà essere poi seguito da un’altra ispezione di verifica che ne confermi l’esito.

– Controllate spesso letto e materasso

Per un paio di mesi dopo la fine del trattamento, effettuate almeno un controllo settimanale per verificare l’assenza di cimici o delle loro tracce. Questo suggerimento risulta in realtà del tutto superfluo, perchè chiunque abbia subìto una infestazione da cimici dei letti tende automaticamente a diventare un po’ paranoico al riguardo e a controllare spesso senza neanche bisogno che gli venga suggerito.

Ricapitolando…

– Verificate se davvero siete alle prese con un problema di infestazione da cimici dei letti

– Documentatevi al riguardo, e non fate nulla prima di aver ben compreso la natura del vostro problema

– Non fatevi prendere dal panico e non abbiate fretta: panico e fretta sono due pessimi consiglieri

– Non cadete in depressione e non fatevi prendere dai sensi di colpa: è inutile e controproducente

– Non usate alcun tipo di insetticida, perchè spargereste le cimici in giro per tutta la casa

– Non spostate dagli ambienti infestati nulla che non sia stato prima adeguatamente bonificato

– Non cambiate stanza e non andate a dormire su divani e simili, le cimici finirebbero con il seguirvi

– Non buttate via materasso e arredi prima di aver consultato un professionista

– Rivolgetevi ad una ditta di disinfestazione seria, competente e con esperienza in questo particolare settore

– Seguite le istruzioni che il disinfestatore deve assolutamente comunicarvi una volta effettuata l’ispezione